Il processo per un buon SEO Audit in 4 passi
Una volta fatto il sito internet, creati i contenuti, elaborate le grafiche, il lavoro non è finito. Anzi potremmo dire che sia solo iniziato.
Per migliorare le performance di un sito bisogna tenere sotto controllo vari fattori. Il lavoro del SEO è un continuo test e ottimizzazione.
Aumentare il ranking di un sito parte necessariamente da controlli periodici del content e la conseguente ottimizzazione lato SEO.
Quali sono i controlli che è necessario mettere in pratica per fare un buon SEO Audit?
In questo articolo vediamo cosa controllare per poter operare un’ottimizzazione del sito che aumenti la considerazione da parte di Google e degli utenti. Nello specifico vediamo come identificare gli errori in Javascript, come valutare i core web vitals, la qualità dei contenuti e le metriche per misurare il traffico.
Indice
SEO Audit: identificare gli errori in Javascript
I contenuti web possono presentare degli errori JavaScript che è necessario individuare e risolvere per garantire l’indicizzazione delle pagine. Quando ci sono dei problemi di accessibilità bisogna confrontare il DOM reindirizzato dopo l’esecuzione di JavaScript con l’HTML statico iniziale.
Gli errori più frequenti in Javascript sono le pagine con risorse bloccate oppure che contengono un noindex, tag nofollow o un link canonico diverso. Inoltre un altro problema frequente riguarda i reindirizzamenti gestiti a livello di pagina anziché alla richiesta del server. Altro problema che potreste incontrare è quello di hash URL, cioè un url frammentato.
È possibile isolare i diversi errori in Javascript e individuare le criticità lato SEO.
SEO Audit: Core Web Vitals
La recente introduzione dei Core Web Vitals ha aumentato l’attenzione e il focus verso le performance delle pagine in base a tre parametri specifici. I tre parametri dei Core Web Vitals sono LCP, FID e CLS. Vediamo brevemente di cosa si tratta.
I tre parametri riguardano la performance del sito in termini soprattutto di esperienza utente. I contenuti sono solo un aspetto del sito web e del suo ranking. Se un sito ha ottimi contenuti, ma non performa perché troppo lento, allora rischia di venire penalizzato dal motore di ricerca.
I core web vitals sono tre parametri che tengono in considerazione la velocità di caricamento, l’interattività della pagina e la stabilità visiva di caricamento.
Vediamo ora come monitorare la qualità dei contenuti per migliorare il posizionamento del sito.
SEO Audit: la qualità dei contenuti
I contenuti sono il cuore del sito web. Non è sufficiente produrre una quantità esorbitante di contenuti affinché il sito si posizioni e le persone lo trovino utile. Un sito con molti contenuti non è detto che converta o che riceva traffico di qualità. Che cosa sono i contenuti di qualità? Spesso si sente ripetere che bisogna creare contenuti di qualità, ma che cosa significa realmente?
I contenuti di valore sono quelli che gli utenti di quella specifica nicchia trovano utili, validi, informativi oppure di intrattenimento. Affinché l’utente possa trovare un contenuto nel mare magnum del web è necessario aumentare il posizionamento, curare ogni aspetto del content, quindi non solo riempire pagine di testo, fare una buona ricerca di keyword e inserirle nel testo, rispondere al search intent, ma anche creare un contenuto leggibile, intervallare i paragrafi in modo graficamente appetibile e tenere sempre in considerazione la user experience.
Lato SEO bisogna fare attenzione alle pagine duplicate, ai collegamenti errati e pagine orfane, quelle che rovinano il posizionamento. Bisogna fare attenzione ai contenuti duplicati che cannibalizzano la query. Creare contenuti completi, portanti, i cosiddetti Pillar e riportare poi giusti collegamenti di approfondimento è un’ottima strategia di content creation.
Vediamo ora cosa controllare per misurare il traffico e la qualità del traffico in arrivo sul sito.
SEO Audit: le metriche per misurare il traffico
Uno dei controlli da eseguire spesso sul sito è quello di valutare la qualità del traffico che atterra sulle pagine. Con Google Analytics è possibile vedere quali pagine performano meno e scoprire le motivazioni. Forse ci sono dei collegamenti sbagliati oppure il sito non è ottimizzato per il mobile, il che fa scappare gli utenti e aumenta il tasso di uscita dalle pagine. È sufficiente tenere sotto controllo il report Exit Pages del tuo sito. Le pagine che hanno un alto tasso di uscita vanno monitorate. Ad esempio la pagina Contatto e di Privacy Policy spesso hanno un tasso di uscita alto, ma questa non è un’anomalia. Quello che invece dovrebbe preoccuparti sono i tassi di uscita alti dalle pagine servizi e blog, perché vuoi trattenere l’utente e convertirlo. Prendi un periodo mediamente lungo, almeno 6 mesi e ottieni così un campione di analisi abbastanza ampio. Revisiona i contenuti, rivedi il copy e le grafiche, migliora la generale esperienza utente. Se hai dei popup evita quelli più fastidiosi e impattanti, perché fanno chiudere le pagine.
Osserva sempre cosa fanno i tuoi competitor, quali contenuti creano, come si sono posizionati e per quali query.
Inoltre, non è solo una questione di traffico organico. Bisogna tenere controllo la provenienza del traffico che arriva sul sito. Ad esempio, non basta valutare un contenuto solo in funzione del traffico organico, ma bisogna ottimizzare il più possibile tutte le risorse che portano traffico al sito. Ci potrebbero essere pagine del tuo sito che portano traffico e conversioni, ma che non arriva in modo organico. Quindi valutare anche il segmento All Users e non solo Organic Traffic è buona norma per un SEO Audit di qualità. In questo modo si avrà una visione più completa della situazione.
Monitorare continuamente diversi aspetti del sito web permette quindi di ottimizzare e migliorare l’esperienza utente, in modo da aumentare il traffico che convoglia sulle pagine. Conoscere esattamente gli errori e i difetti permette di poter intervenire su più punti e ricevere così una buona valutazione da parte dei motori di ricerca.
Abbiamo visto come fare un SEO Audit e quali passi seguire per monitorare le performance del sito in modo da poter operare delle migliorie e posizionarsi meglio.