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Metriche SEO: Domain Authority, Authority Score, Zoom Autority e Domain Rating

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Come evitare errori di valutazione delle metriche SEO

Domain Authority, Authority Score e Domain Rating sono metriche sviluppate da provider di software utili per le valutazioni e le strategie SEO, ma queste metriche possono portare a errori e decisioni affrettate, perché non danno un quadro completo della situazione.
Come evitare che le metriche SEO portino a prendere decisioni sbagliate?
Quando si misura il rendimento delle strategie SEO si prendono in considerazione diverse metriche.
In questa guida scopriamo perché la Domain Authority, Authority Score e il Domain Rating possono distorcere la percezione dei risultati delle vostre strategie SEO e come fare a non commettere errori in questo senso.

Domain Authority, Authority Score e Domain Rating: di cosa si tratta

Prima di addentrarci nell’argomento, vediamo prima che cosa sono la Domain Authority, Authority Score e Domain Rating.
La Domain Authority è una metrica sviluppata da Moz che predice quali sono le possibilità di un sito di posizionarsi nella SERP.
Authority Score è molto simile come metrica e ci dice la performance generale lato SEO delle pagine web. Infine abbiamo il Domain Rating che mostra la forza di un sito web vista dal lato del suo profilo di backlink e paragonata agli altri siti su una scala di 100 punti.
Queste tre metriche, sviluppate da tre provider diversi, permettono di confrontare gli aspetti SEO di un dominio, ma come vengono calcolate di preciso? Vediamo come funzionano le tre metriche e come si calcolano.

Domain Authority, Authority Score e Domain Rating: come si calcolano

La Domain Authority, metrica messa a punto da Moz, si basa sull’indice dei link. La stessa cosa avviene anche per le metriche di casa Semrush e Ahref. Di conseguenza le tre metriche sono state sviluppate dai tre provider e si basano sugli indici di link creati da loro.
Come si fa allora ad utilizzarli in una valutazione oggettiva?
Per valutare queste tre metriche bisogna conoscere il modo in cui Google scansiona le pagine web. Il motore di ricerca non scansiona tutti i domini disponibili sul web, vuoi perché molti contenuti non sono accessibili da Googlebot, vuoi perché Googlebot non li rileva come importanti da essere scansionati. A questo punto Google utilizza solo una parte degli url scansionati per creare il proprio indice di link.
Se incontra link non naturali Google non gli attribuisce valore.
I non addetti ai lavori si stupiranno nello scoprire che non abbiamo certezza di quanto sia grande Internet né quale sia la parte effettivamente scansionata.
Tenuto in considerazione questo fatto, le tre metriche che abbiamo preso in considerazione che sono realizzate da provider e funzionano sulla base degli indici da loro stessi creati presentano dei problemi.
Prima di tutto Google scansiona molti più URL rispetto ad un qualsiasi provider di software, di conseguenza la dimensione dell’indice del provider non è nemmeno paragonabile alle dimensioni dell’indice Google.
Siccome il motore di ricerca non ci fa sapere quali sono gli url scansionati, i provider potrebbero utilizzare una parte di internet completamente diversa per fornirci dei dati.
Concludendo, è molto difficile fare un confronto, perché non c’è certezza in merito ai dati di domini e il margine di errore non può essere costante non essendoci nessun collegamento con le metriche di Google.
Come possiamo portare questo confronto nella pratica? Vediamolo subito.

Domain Authority, Authority Score e Domain Rating: cosa possiamo fare

Abbiamo visto che è impossibile fare un confronto oggettivo, in quanto l’indice formato da Google è di gran lunga superiore a tutti gli indici su cui si basano i provider di software SEO. Non solo, Google non ci fornisce i dati sugli url scansionati, quindi di fatto le tre metriche dei provider potrebbero avere come base una rosa di link totalmente differente, scansionando di fatto una parte diversa di internet.
Cosa possiamo fare a questo punto? Al di là delle idee e delle teorie qui esposte possiamo verificare questa discrepanza in prima persona.
E’ sufficiente prendere due domini e mettere le tre metriche a confronto.
Potrebbe capitare che uno stesso dominio venga valutato con un rating molto alto da parte di Domain Rating e che nella realtà risulti declassificato da Google.

L’importanza della Zoom Autority, la metrica di Seozoom

A quanto sopra menzionato va aggiunta la Zoom Autority, metrica introdotta da Seozoom che, oltre ad essere molto interessante in quanto sviluppata da un’azienda italiana che lavora su database di siti web in italiano e su Google.it, premia   il traffico, il trust ma anch la stabilità del posizionamento organico e le opportunità di crescita.

Concludendo, bisogna sempre avere attenzione nel valutare una metrica esterna all’ecosistema Google, perché non ci fornisce il quadro completo della situazione.
Queste metriche vanno prese in esame con le pinze, perché appunto si basano su dati limitati rispetto a Google oppure su url che potrebbero essere anche completamente diversi rispetto a quelli scansionati dal motore di ricerca.
E’ utile fare un confronto più approfondito, non affidarsi alla singola metrica, ma studiare la questione da più punti di vista possibili. Ci si potrebbe accorgere allora che uno stesso dominio ha rating molto differenti, con punteggi che possono raddoppiare o dimezzare in base allo strumento utilizzato.
Se ci basassimo solo su un singolo dato sarebbe facile incorrere in errori e creare strategie basate sui dati che alla fine non rispecchiano la realtà.

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