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Come recuperare backlink rotti e perché è importante

La strategia di link building richiede diverse fasi e una conoscenza approfondita delle tecniche migliori per poter migliorare i link esterni che si collegano al proprio sito, scegliendo pubblicazioni di qualità e contenuti rilevanti per il proprio settore e target.

Oggi esistono diverse strategie che si possono sfruttare per aumentare i link esterni che rimandano a pagine e contenuti del proprio sito web, tra queste in realtà c’è ne una che non tutti usano e conoscono, ma che può portare a risultati interessanti.

Stiamo parlando del recupero di backlink rotti che prende anche il nome di broken link building.

Questa tecnica SEO di link building permette di sfruttare il fenomeno dei broken link, ossia di quei link che portano a contenuti e pagine non più esistenti, per riuscire a ottenere dei backlink di alta qualità che invece possano puntare al proprio sito web.

Ma in cosa consiste questa strategia e in che modo procedere per riuscire a ottenere un backlink di qualità? Scopriamolo insieme in questa guida.

Broken Link Building: come funziona?

La gestione di una strategia di individuazione di link rotti per riuscire ad aumentare i backlink verso il proprio sito web prevede innanzi tutto l’analisi dei siti di interesse in specifiche categorie per andare a individuale eventuali link non funzionanti.

Una volta che sono stati individuati i link interrotti è consigliato effettuare un redirect 301 del link rotto verso una delle URL del nostro sito più semanticamente vicine, non sempre è consigliato contattare il webmaster o l’editore del sito e fargli notare il collegamento “rotto” e non funzionante proponendogli un link in sostituzione che porta a un proprio contenuto, perché potrebbe decidere di eliminare direttamente il link senza inserirne uno nuovo.

L’acquisizione di questi backlink può portare a dei vantaggi ottimali, quali la creazione di nuovi collegamenti che saranno in grado di migliorare la propria strategia di posizionamento SEO sul motore di ricerca.

Quali sono i collegamenti interrotti? Come riconoscerli.

Nello specifico a cosa ci riferiamo quando parliamo di collegamenti interrotti? Ci possono essere diverse tipologie di link non funzionanti che si possono individuare durante l’analisi dei siti web di proprio interesse.

Tra i casi più comuni troviamo i link che puntano a una pagina o articolo che non esiste più. In questo caso, il link conduce l’utente verso una pagina di errore 404.

Come cercare i link rotti e non più funzionanti

Una delle fasi più lunghe e complesse è sicuramente quella della ricerca dei broken link. Infatti, questa ricerca richiede tempo e attenzione sia ai siti che si scelgono sia ai contenuti che presentano dei link rotti.

Nella fase di ricerca per agevolare il proprio lavoro, innanzi tutto sarebbe bene valutare le parole chiave e i siti che si presentano realmente inerenti al proprio e che abbiano un alto trust, una buona DA o ZA (dati come al solito da non considerare come verità assoluta, ma da usare  come punti di partenza e non di arrivo per valutare la qualità di un sito).

Dopo aver fatto questa valutazione che è comunque un lavoro non indifferente, dato che richiede innumerevoli ricerche, andando poi a guardare i vari risultati e i link presenti nei contenuti, è possibile massimizzare l’impostazione di questa strategia con l’uso di specifici tool.

Alcuni tool SEO, infatti, sono in grado di supportarti nella fase di ricerca e individuazione dei link rotti, sicuramente il miglior tool è quello offerto da Ahrefs.com in grado di darci una lista di tutti i broken link in entrata.

Completato il ciclo di ricerca, con i tool dedicati, sarà possibile ottenere una lista di risultati interessanti in base alle proprie impostazioni, direttamente su un file .csv che contiene: parola chiave, posizione in SERP, sito web.

Come impostare la strategia di broken link building

Dopo aver selezionato tutti i broken link presenti, bisogna iniziare a strutturare la strategia per riuscire a recuperarli e per potersene appropriare inserendo link che rimandano al proprio sito web.

Il primo passo è quello di valutare i link che presentano già un anchor text di collegamento interessante, controllare qual è il problema del link (404, punta a risorsa inesistente, ecc…) successivamente bisogna fare due valutazioni:

  • Ho un contenuto valido sul mio sito per riuscire a sostituire in modo corretto il link rotto e fornire così un collegamento di valore sia per entrambi?
  • Non ho un contenuto in linea con quello presente, ma sono interessato all’anchor presente e alla posizione di quel link rotto. In questo caso si può procedere con il redirect 301 verso la home o il contenuto più attinente a quella vecchia URL.
  • L’ultima soluzione, più qualitativa, ma più rischiosa, rimane quella di inviare una richiesta di modifica del link direttamente al webmaster o all’editore di quel sito web, proponendogli un’alternativa al link rotto.

Come inviare una proposta di sostituzione dei link

Una delle parti più difficili e che non può essere automatizzata per ovvi motivi è l’invio della proposta di sostituzione del link rotto con un link verso una propria risorsa.

In questo caso, dopo aver analizzato il testo, verificato l’anchor text dove è presente il collegamento, e verificato i motivi per cui il link non funziona, bisognerà iniziare a inviare le e-mail al webmaster sperando in una risposta affermativa.

La mail deve essere impostata con tono molto gentile e deve avvisare il webmaster della presenza di un link non più funzionante, sottolineando come questo non sia funzionale per il valore della pagina e al contempo come si potrebbe incorrere in problematiche di posizionamento dato il broken link attivo sulla pagina.

Dopo aver illustrato la situazione, si potrà fornire al webmaster una soluzione, ossia l’inserimento di un link che porta al tuo sito web, assicurandogli che si tratta di un contenuto approfondito e in linea con l’anchor presente.

Una volta inviata l’e-mail, si dovranno attendere le risposte, se saranno affermative si otterrà un backlink utile al proprio sito web e al posizionamento.

Qual è il tasso di successo?

Questa è una strategia che può portare a ottenere link in posizioni ottimali e soprattutto con ancore interessanti e che possano migliorare realmente il posizionamento del proprio sito web.

Ma qual è il tasso di successo di questo lavoro? In realtà, non si può stabilire una percentuale precisa di webmaster che accetteranno la proposta, perché dipende da moltissimi fattori.

Naturalmente, bisogna valutare, che se gli proponete un buon contenuto sicuramente i webmaster saranno più propensi ad accettare l’inserimento del link e la cancellazione del broken-link precedente.

In media, potete valutare un tasso di successo intorno al 15% circa. Una cosa però è certa, anche con un tasso di riuscita del 10-15%, si otterranno comunque degli ottimi backlink che saranno vantaggiosi per il sito e per il suo posizionamento.

Inoltre, noi abbiamo fatto una media, che però non è detto non possa essere superata e quindi si potrebbero ottenere anche risultati sorprendenti se si imposta la giusta strategia e si propongono contenuti di alta qualità.

 La soluzione più rapida ed efficace, rimane comunque l’inserimento di redirect 301 dalle vecchie URL verso le nuove.

Perché valutare anche una strategia di broken link building?

Ma perché creare una strategia di link building che preveda una ricerca e sostituzione dei link rotti?

Anche se richiede tempo, necessita di una strategia attenta e di molte analisi, anche questa tecnica dovrebbe far parte delle proprie attività SEO. Infatti, questa dev’essere una componente di una strategia naturalmente più ampia ed estesa.

Il motivo di valutare anche questa strategia è quella di poter sfruttare un vantaggio competitivo. Infatti, si potranno creare link su pagine che hanno già una buona autorità.

In conclusione, una buona strategia di link building, valutando anche quelli “rotti” che possono essere sostituiti con un proprio contenuto, permette di concentrarsi sulla costruzione di collegamenti che portino ad aumentare il proprio trust e posizionamento sui motori di ricerca.

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