Molte delle persone che si approcciano al blogging scrivono contenuti utili, persuasivi, interessanti da leggere, ma se nessuno riesce a trovare questi articoli sul motore di ricerca è come se non esistessero. Dopo un po’, per un blogger che scrive e non riceve visitatori, è come parlare da soli in una grande stanza, può essere terapeutico, ma di certo è inutile ai fini del brand e delle conversioni. Come fare in questi casi? Di sicuro avere un occhio di riguardo verso la SEO è un buon punto di partenza. Usare le parole chiave ad alta frequenza di ricerca è fondamentale, ma le strategie SEO richiedono quel tocco in più di conoscenza e di aggiornamento costante.
L’algoritmo di Google è in continua espansione e aggiornamento, non possiamo rimanere indietro. Come fare allora per posizionarsi? Bisogna creare contenuti utili, di valore, essere autorevoli e distinguersi dalla massa di contenuti già esistenti in rete. In questa lista di controllo ci sono una serie di linee guida che è bene rispettare se si vuole essere trovati sul motore di ricerca.
In merito alle checklist: non c’è una soluzione universale da tenere sempre in considerazione. In base al CMS utilizzato, per molti, sarebbe più efficace ad esempio una WordPress Cheklist Seo che prenda in plugin con Yoast o Rank Math Seo; per chi invece punta ad attività locali sarebbe più opportuno redigere una Local Checklist Seo che analizzi specifiche chiavi di ricerca locali.
Indice
Blogging e SEO: check list con domande da farsi prima di pubblicare
La premessa prima di leggere questa checklist, è d’obbligo: non esistono trucchi o “bacchette magiche” per poter trasformare content di bassa qualità. La produzione dei contenti di spessore (per chi scrive: bisogna produrre sempre il miglior contenuto presente sul web su quello specifico argomento!) è la prima e la più importante delle attività da prendere in esame.
Per redigere correttamente e fare in modo che i contenuti si posizionino rendendo efficace l’attività di Seo Copywriting bisogna fare una ricerca delle parole chiave da utilizzare. A questo scopo esistono tool che possono identificare i volumi di ricerca e la difficoltà delle parole chiave: SEMrush, SEOZoom, Ubersuggest sono ad esempio alcuni di questi strumenti.
- Stai usando uno strumento per trovare le keyword giuste?
- Quando crei un contenuto ti assicuri di avere scelto bene la keyword primaria e la keyword secondaria?
- Le parole chiave hanno la giusta densità all’interno del testo?
- Usare la parola chiave primaria nel titolo H1 e nella prima frase può aumentare la possibilità di essere posizionati e di ottenere lo snippet da parte di Google.
- La meta description è ottimizzata e include le parole chiave nei 155 caratteri? Hai una call to action nella meta description?
- Le parole chiave che hai inserito sono utilizzate in modo naturale e non ripetitivo? Ricordiamoci che bisogna stare al gioco dell’algoritmo, ma chi legge il testo sono le persone.
- Anche i sottotitoli H2 hanno la loro importanza. Stai usando H2 come sottotitolo indicando una keyword primaria o secondaria?
Sebbene non la kewyword density non sia un fattore determinante (oggi Google è più “intelligente” comprendendo in maniera efficace le correlazioni e le entità) le statistiche ci mostrano come i contenuti che hanno successo hanno in media una densità delle keyword è un fattore importante, bisogna stare tra 1,3% e 2% per avere un buon posizionamento.
- La chiave primaria compare nell’url?
Rispondere a queste domande permette di non perdere importanti tasselli per il posizionamento del proprio blog. Vediamo ora per quanto riguarda la qualità del testo.
Blogging e SEO: la qualità del testo
Oltre ad occuparsi di avere ottimizzato il testo in chiave SEO è fondamentale che l’articolo o la pagina siano scritti per un essere umano. Questo significa attirare l’attenzione con un titolo che invita alla lettura e spinge a leggere il resto del contenuto.
- Il titolo è forte e mette curiosità?
- Prima di scrivere il contenuto bisogna porsi degli obiettivi, cioè perché stai scrivendo e per chi stai scrivendo.
- Quando si termina la scrittura occorre valutare attentamente se il post raggiunge l’obiettivo e mantiene la promessa contenuta nel titolo.
- Non serve complicare troppo i contenuti, anzi è raccomandabile favorire la leggibilità con l’utilizzo di parole semplici comprensibili facilmente da parte dell’utente.
- L’introduzione e la conclusione devono avere carattere e struttura, inoltre l’intero testo deve rispecchiare chiaramente il tono di voce del brand.
- Non bisogna nemmeno menzionare il fatto che i testi devono essere grammaticalmente corretti, giusto?
La qualità del testo e le accortezze SEO faranno sì che il contenuto si posizioni bene, ma prima di tutto questo occorre avere una chiara strategia SEO.
Strategia dei contenuti SEO per i blog
Alla base di ogni blog deve esserci una strategia chiara di contenuti SEO. La strategia è un punto di partenza per poter mirare ad un posizionamento. Individuare le migliori keyword per le quali posizionarsi e come si intende procedere con la pubblicazione dei contenuti è il primo passo. I contenuti sul blog sono solo una parte della strategia di SEO on page. Per posizionarsi e risultare autorevoli per il motore di ricerca è fondamentale fare una corretta link building.
Scrivere contenuti è solo una parte del lavoro di posizionamento.