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Come gestire i TAG per il posizionamento del tuo sito web

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Gli utenti apprezzano un sito web ben organizzato e la stessa cosa succede con i motori di ricerca. I contenuti di un sito web su WordPress vengono classificati e organizzati generalmente dalle categorie e dai tag.

I tag sono delle etichette e, nella maggior parte dei casi sono considerati dei veri e propri archivi, cioè pagine web che contengono riferimento ad altre pagine del sito in modo che tutte le informazioni vengano organizzate in modo appropriato, ma come si fa a sfruttare i tag in modo corretto e qual è la logica da usare per sceglierli e inserirli all’interno dei tuoi contenuti online.

Qui di seguito ti spieghiamo come usare i tag nella SEO correttamente per ottenere numerosi vantaggi, sia se il portale utilizzi il WordPress, sia nel caso di altri CMS che sfruttano i tag.

Come organizzare i contenuti di un portale

Iniziamo dicendo perché è importante organizzare i contenuti di un sito in base a una logica tassonomica: le persone non hanno tempo da perdere alla ricerca di contenuti utili per loro, devono essere agevolate a trovare il più velocemente possibile ciò che cercano. Inoltre, anche Google apprezza siti ben organizzati in modo compiuto e privilegia chi adotta un sistema di archiviazione sensato rispetto ai siti disorganizzati che vengono penalizzati nel ranking. Avere un sito strutturato secondo una precisa logica permette anche a siti giovani di posizionarsi contro siti web storici, perché una corretta archiviazione fa apparire il sito affidabile agli occhi di Google.

Per organizzare i contenuti bisogna utilizzare le categorie per classificazione verticale e i tag in modo orizzontale. Facciamo qualche esempio per comprendere meglio.

Un sito web che si occupa di preparazione dei pasti dovrebbe avere come categorie: primi, secondi, dessert, contorni.

All’interno di una categoria troveresti tutti i contenuti che non possono in alcun modo far parte di un’altra categoria. I tag di un sito che si occupa di cucina potrebbero essere le ricette di Natale, le ricette Calabresi, all’interno dei tag possiamo trovare sia primi piatti, che secondi che dessert, ecco perché si tratta di una classificazione orizzontale che può essere associata a diversi contenuti di diverse categorie. 

Un altro esempio potrebbero essere i blog di viaggi, le cui categorie potrebbero essere: Asia, Americhe, Europa, Australia e i tag potrebbero essere viaggi di gruppo, viaggiare da soli, vacanze al mare. Dentro la categoria Europa troveremo solo destinazioni che riguardano il continente, ma dentro il tag vacanze al mare potremmo trovare destinazioni europee, australiane, asiatiche, del mondo intero.  

Quando si organizzano i contenuti bisogna tener conto di questo e sviluppare una struttura che non comprenda due volte lo stesso contenuto in modo da trasmettere affidabilità e posizionarsi sui motori di ricerca.

La differenza tra categorie e tag

I tag sono quindi etichette di classificazione dei contenuti in modo orizzontale, mentre le categorie organizzano i contenuti in modo verticale, ma dal punto di vista della tassonomia i tag e le categorie hanno la stessa funzione. Come abbiamo già visto le categorie sono macroargomenti i cui contenuti non possono essere intercambiabili, come nel caso delle categorie primi piatti, secondi piatti, dessert, mentre i tag possono riguardare contenuti di diverse categorie. Sia le categorie che i tag generano una nuova pagina archivio che Google scansionerà per valutare i contenuti di un sito web nel suo insieme.

Diventa tuttavia rilevante non cadere nella tentazione di aggiungere un nuovo tag per ogni contenuto creato, perché i tag dovrebbero essere usati in modo pianificato, per organizzare i contenuti in modo intuitivo e non bisogna abusarne.

Per posizionare correttamente il sito web bisogna fornire a Google un buon motivo per farlo. Questo significa sviluppare un archivio per ogni aspetto rilevante, scrivere una parte introduttiva per ogni archivio categoria e tag e occuparsi di creare contenuti che approfondiscono in modo utile per ogni archivio. Gli articoli devono essere sviluppati in modo verticale senza sovrapporre e cannibalizzare parole chiave di altri contenuti.

Usare i tag per il posizionamento SEO

Per utilizzare i tag ai fini del posizionamento SEO è necessario organizzare i contenuti a monte. Bisogna scegliere i tag e le categorie in modo da anticipare la creazione dei contenuti seguendo un preciso progetto editoriale. Associare un tag a un solo contenuto è un grosso errore, perché genererebbe tanti archivi quanti sono gli articoli.

Personalmente, specie per i nuovi progetti, diventa fondamentale la mappatura di categorie – tag, da eseguire utilizzando tool specifici come MindMup o LucidChart, ai quali va affiancato un software per la keyword research. Nel caso di portali già avviati, si suggerisce l’utilizzo dell’analisi della site structure mediante strumenti come Screaming Frog.

Quando pensi ai tag devi pensare in termini di parole chiave, quindi devono essere almeno due termini per circoscrivere meglio l’ambito dei contenuti. Inoltre, il posizionamento dei tag è più utile rispetto al posizionamento delle categorie, perché i tag sono più specifici. Questo è anche il motivo per cui devi limitare l’uso dei tag, perché se hai utilizzato tag con parole chiave “sovrapponibili” con quelle che hai utilizzato per altre pagine limiterai il ranking.

Se hai troppi tag con parole chiave replicate sul sito  cosa fare? Una soluzione potrebbe essere quella di utilizzare il noindex, ma questo non è utile, perché Google scansiona anche le pagine in noindex; oppure di potrebbe modificare il “Canonical”. La reale soluzione a questo problema tuttavia è quella rimuovere i tag e reindirizzarli a pagine pertinenti, anche se, a monte, con una buona organizzazione della struttura si evita ogni problema.

Utilizzare i tag per organizzare il sito in modo compiuto si riflette dunque sul posizionamento sui motori di ricerca a patto di classificare i contenuti in modo adeguato. I tag vanno utilizzati con parsimonia, perché se usi un nuovo tag per ogni nuovo contenuto il rischio che corri è di cannibalizzare le tue stesse parole chiave e il tuo posizionamento. È meglio organizzare questo aspetto prima di iniziare a creare i contenuti, ma se il danno è già stato fatto un modo sensato di operare è quello di eliminare tag superflui e reindirizzare tutto verso pagine pertinenti che non siano la home page del tuo sito.

Comprendere a fondo la differenza tra categorie e tag è di forte utilità per sfruttare questi strumenti al meglio. Inoltre, è necessario fornire all’utente un buon motivo per restare sui tuoi contenuti, perché non dovrà perdere tempo a cercare di reperire il filo del discorso, ma saranno i tuoi archivi a risparmiargli tempo prezioso.

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